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Ma la crisi greca di chi è la colpa?

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Pubblicato da in Attualita ·
Tags: greciainflazionegermaniagrecexit

Cerchiamo di fare un po’ il punto sulla situazione greca.

Una delle accuse che si fa all’euro è quella che gli stati sovrani non possono stampare moneta e si tira fuori la storiella che l’Italia quando andava male svalutava la moneta e …..le esportazioni bla, bla,bla.
E’ evidente che a molti sfugge che in quegli anni l'inflazione arrivò al 17%, i mutui si pagavano a non meno del 22%, gli stipendi e le pensioni non aumentavano tutti i mesi in termini reali alla svalutazione, per cui si perdeva potere di acquisto ogni mese, il debito pubblico esplodeva, chi aveva i depositi se li vedeva erodere giorno per giorno.
In Europa, ma in Italia e Grecia in particolar modo si è fissati che la cattiva è la Germania perché chiede rigore.
Se tutti i 19 stati seguissero le linee guida dettate dalla CE e non ci fossero i soliti furbi (i paesi meridionali) che sono adusi a sperperare denaro pubblico il meccanismo, essendo uguale per tutti, funzionerebbe per tutti allo stesso modo. Invece c’è chi si uniforma e chi fa di testa sua!  E' risaputo che chi si comporta come la formichina, osserva le leggi si “incazza” nel vedere chi fa la cicala, sperperando soldi pubblici, speculando sul fatto che altri paesi prima o poi si accollino i loro debiti. La realtà greca è rappresentabile con questa situazione: due amici vanno a cena. Uno ordina antipasto, primo, secondo, contorno, frutta, dolce, caffè il tutto bagnato da ottimo vino. Il secondo amico ordina una pizza margherita e una bottiglietta di acqua minerale. Il conto è di 150 euro. Il crapulone chiede all'amico 75 euro che rappresenta la metà del conto nonostante abbia mangiato per oltre i due terzi del conto!  E’ una metafora per far capire che la Grecia ha vissuto sopra le sue possibilità e alla fine vuol far pagare il conto dei suoi sperperi a chi è stato parco e osservante delle leggi!
⇒ Moltissimi italioti, non conoscendo i fondamentali d’economia si fanno ammaliare da quanti in TV si imbarcano a parlare di economia senza conoscere la materia ma ribadendo come un chiodo fisso che “ i soldi dati alla Grecia se li sono prese le banche tedesche, francesi e in parte le italiane!” e giù gli stupidi a prendersela con la Germania! Se la stessa stronzata è ripetuta più volte da persone diverse in TV, l’italiota di turno, senza approfondire, si convince e ripete pappagallescamente ciò che ha sentito. Se a questo sprovveduto telespettatore si chiedesse il perché addossa la colpa dello sfacelo greco alle banche tedesche, molte probabilmente (il meno idiota) cercherà di trovare una “sua” spiegazione che necessariamente sarà illogica. Gli altri diranno che l’hanno sentito per televisione!
              La verità è che ogni stato emette obbligazioni i BOT/CCT ecc. che sono titoli emessi da uno stato a fronte di una remunerazione del capitale ricevuto,  chiamato interesse, e per una certa durata. Le somme richieste servono per pagare stipendi, pensioni e welfare. Alla scadenza il titolo dovrà sarà rimborsato a chi precedentemente lo ha comprato. Ebbene la Grecia ha emesso miliardi di BOT che sono stati acquistati da varie nazioni (chi più come la Germania, chi meno come l’Italia), oppure chiedendo in prestito somme di denaro. Alla data pattuita la Grecia non restituisce quanto concordato! In questi casi interviene la BCE e/o il fondo monetario che “presta” altri soldi alla Grecia che  devono servire “ESCLUSIVAMENTE” per pagare i debiti contratti con le banche di mezza Europa!
              E’ da qui che nasce volontariamente (?) la disinformazione facendo credere che qualche anima pia (!) la BCE dia i soldi alla povera Grecia per risollevarla mentre la cattiva Germania se li prende! Solo gli imbecilli possono aver creduto a simili baggianate. Se quelle nazioni che hanno prestato i soldi mediante l’acquisto di titoli greci, non avessero sottoscritto neppur un euro, la Grecia non potendo contare su denaro “fresco” sarebbe fallita molto prima! ( agli ingenui difensori si ricorda che fine fecero  titolari  dei cosi detti Bond argentini! Le banche, soprattutto le italiane furono le più furbe: prima che scoppiasse la bolla vendettero come oro ciò che poi si rivelò carta straccia, spalmando i loro acquisti sui piccoli e medi risparmiatori rivendendo il trash agli italioti che speravano nella remunerazione con alti interessi. Non solo non presero gli interessi ma tantissimi ci rimisero tutto o quasi dato!
               L’Italia è esposta nei confronti della Grecia, tra prestiti diretti e partecipazione ai meccanismi di salvaguardia europei, per 35,9 miliardi! Tre finanziarie! Il buon Padoan ha già detto che i 36 mld. sono” Tutti già a bilancio”. Tradotto sta a significare che se la partita dell’Eurozona con la Grecia dovesse concludersi in modo negativo, non ci sarebbero effetti sul DEBITO italiano, in quanto già previsti in bilancio! Non dice che mancherà, in ogni caso, una liquidità che è talmente grande da richiedere agli italiani di mettere ulteriormente mano al portafogli!
               La differenza che passa tra la Merkel e il tosco (solo perché oggi c’è lui, ma vale per chiunque fosse stato al suo posto) è che la prima fa gli INTERESSI DEI TEDESCHI, il secondo gioca a fare il premier con il culo degli italiani!
⇒ Ultima favoletta per aggredire sempre la cattiva Germania: Non paga i debiti alla Grecia dovuti dalla seconda guerra mondiale. Come solito se una balla la si racconta cento volte soprattutto in TV diventa un DOGMA (sempre per gli stupidi). Prima di tutto si è in presenza di due eventi completamente diversi. La Germania doveva pagare per danni  da lei prodotta nelle due guerre, mentre la Grecia i debiti contratti sono dovuti alla gestione allegra della finanza, facendo la cicala. In ogni caso stato c’è stato un trattato di parziale cancellazione del debito firmato a Londra il 27 febbraio 1953 tra la Repubblica Federale di Germania da una parte e Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia dall'altra.
Quelli che dicono di “capire” citano un articolo comparso sul sole24ore del 2012 dove sembrerebbe che la Grecia non sia stata soddisfatta integralmente. Poiché il vizio degli italiani è di non riuscire a leggere più di cinque righe perché si stancano troppo, se avessero concluso l’articolo il famoso professore così conclude “Nel momento in cui è venuto meno l'impegno per le riparazioni anche il debito si è dissolto». Il destino di Atene sembra diverso e Ritschl ha pubblicamente denunciato la cortissima memoria collettiva del suo Paese, ma non lo condanna: «L'impegno è stato mantenuto. In modo indiretto, Berlino ha pagato».
Una domanda vien voglia di porla ai greci: ora che ha vinto il NO cosa credete che succeda? Che domani torni la dracma? Chi comprerà più i titoli greci siano essi in dracma che euro? Certamente non più la BCE  poiché fuori dal circuito euro non potrà più essere “aiutata”, quindi ….continueranno a ballare il sirtaki!
Questi sono i fatti….ogni nazione si comporta in base al DNA del suo popolo: la Germania è la Germania, la Francia è la Francia e l’Italia è l’Italia….



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